Celosia: cura della pianta e coltivazione in vaso - GreenStyle

2022-11-14 15:07:56 By : Ms. Amy Li

La celosia è una coloratissima pianta originaria dei climi caldi. Leggi tutti i suggerimenti per coltivarla e curarla nel tempo, anche in pieno inverno.

La celosia è una pianta ornamentale che sta sempre più conquistando gli appassionati di giardinaggio. La ragione è molto semplice: questo pittoresco vegetale è infatti in grado di produrre dei fiori coloratissimi e decisamente appariscenti, ideali per decorare sia la casa e il giardino in modo originale.

La celosia infatti non produce classici petali, bensì dei coni o degli ombrelli che ricordano una morbida pelliccia. Ma come coltivare in vaso questa pianta, come gestirla in giardino e come curarla nel tempo?

Per quanto sia molto colorata e irresistibile, la celosia è una pianta abbastanza delicata da coltivare. Potrebbe quindi non essere in grado di resistere ai climi più rigidi, soprattutto in quelle zone del Paese dove gli inverni si prolungano più del dovuto.

Per questa ragione, è utile chiedere un parere al proprio fornitore di prodotti di botanica di fiducia, affinché si possa vagliare la compatibilità della coltivazione con il proprio luogo di residenza.

Con il termine celosia, conosciuta a livello popolare anche come cresta di gallo o anche come amaranto piumoso, si indica un genere di piante appartenenti alla famiglia delle Amaranthaceae. Originaria dell’America del Nord, dell’Africa e di alcune zone dell’Asia, nei luoghi di origine la pianta ha una crescita pressoché spontanea, tuttavia oggi è scelta come varietà ornamentale e coltivata perlopiù in serra in tutto il mondo.

A oggi, si conoscono almeno 50 specie diverse di celosia, da cui sono poi nate numerose cultivar e ibridazioni. La pianta si caratterizza per un fusto eretto, accompagnato da grandi foglie verdi e lucide, che si estendono verso l’alto. Sulla sommità spuntano dei fiori molto appariscenti, che possono cambiare di forma a seconda della specie.

In genere hanno una forma conica, con delle inflorescenze morbide e vellutate, quasi a ricordare una pelliccia. Ma vi sono anche varietà che formano degli originali ombrelli rovesciati che, come vuole il nome popolare, ricordano appunto la cresta del gallo.

I colori sono molti: la celosia è in grado di sviluppare delle tonalità estremamente piene e accese, quasi fossero dipinte con la vernice. Fra le gradazioni più diffuse vi sono il giallo, il rosso intenso, il lilla, il violetto e il viola. Non mancano anche delle celosie da colori multipli, spesso sfumati fra di loro.

Come già accennato, oggi la celosia viene coltivata in tutto il mondo sia come specialità floreale da vaso che per arricchire i giardini, dove si presta particolarmente all’abbellimento delle aiuole.

Abbiamo già sottolineato come della celosia esistano più di 50 specie, a loro volta suddivise in tantissime cultivar e ibridazioni. La varietà più richiesta e coltivata è però quella della Celosia argentea, detta anche Celosia argentea plumosa.

Questa varietà è originaria dell’Asia, in particolare del Sudest asiatico e dei luoghi decisamente caldi, ed è divenuta famosa perché in grado di produrre dei fiori di una colorazione che ricorda da vicino la madreperla. Non a caso, è chiamata anche amaranto bianco. Il bianco-panna del fiore è spesso solcato da striature o sfumature violacee.

Non mancano configurazioni dove è proprio il viola a essere dominante, mentre il madreperla caratterizza le estremità del cono floreale, come a ricordare delle gocce di rugiada oppure dei preziosi minerali.

Spiegate le caratteristiche principali della celosia, si può passare alla sua coltivazione. La specie si adatta sia alla coltivazione in vaso che in giardino, rispettandone però le necessità. Di seguito, tutti gli elementi di cui la celosia ha bisogno per poter crescere rigogliosa.

Bisogna sempre ricordare come la celosia non sia una pianta originaria dell’Europa, né dell’area del Mediterraneo, di conseguenza è necessario riprodurre alcune condizioni affinché possa crescere senza troppi intoppi. Fra i tanti elementi:

La celosia può essere efficacemente coltivata sia in vaso che in giardino. Nel primo caso, si dovranno però valutare le potenzialità di sviluppo della pianta: alcuni esemplari possono arrivare a raggiungere anche 1.20 metri d’altezza, richiedendo quindi molto spazio a livello domestico oppure su un terrazzo.

In ogni caso, sul fondo del contenitore andrà adagiato un letto di ghiaia, cocci e palline di argilla espansa, per favorire il deflusso dell’acqua. Si dovrà quindi riempire con del terriccio morbido, mescolato con sabbia e torba. In giardino, utile è una preventiva zappatura per distribuire in modo uniforme le sostanze nutritive naturalmente presenti nel terreno.

Quasi tutte le varietà di celosia possono essere coltivare a partire del seme, con una semina che avviene in semenzaio. All’inizio della primavera, si posiziona il seme in un terriccio morbido e si ricopre con circa due millimetri di sabbia. Quando appariranno i primi germogli, si rimuoveranno i più deboli. Quando quelli rimasti arriveranno a 5-10 centimetri d’altezza, potranno essere trasferiti nei vasi.

Per lo spostamento nella loro dimora definitiva, invece, bisognerà attendere una lunghezza dei fusti di almeno 15 o 20 centimetri. In giardino, si dovrà infine ricordare di mantenere le piante fra di loro ben distanziate, per la celosia prevede delle foglie anche molto estese lateralmente.

I fiori, invece, appariranno circa dopo due mesi dalla coltivazione, normalmente a partire dal mese di maggio, quando la pianta avrà già superato gli 80 centimetri d’altezza.

Ma come curare la celosia nel tempo, quali sono le necessità di cui la pianta ha bisogno per non appassire?

Il primo passo da compiere, è quello di capire quando coltivare la celosia. Come già sottolineato, si tratta di una pianta che ama i climi caldi e tropicali, per questo motivo non può essere esposta a temperature di gran lunga inferiori ai 20 gradi. Cosa fare, allora, durante l’inverno?

Nel nostro Paese, è molto probabile che la celosia non sia in attività durante l’autunno e l’inverno: una fase di quiete che rimarrà tale fino alla successiva primavera. È quindi utile portare la pianta all’interno, lasciandola in un luogo caldo, asciutto e possibilmente buio. Se coltivata in giardino, la pianta ha bisogno di opportuni ripari, come una serra, teli in plastica o vere e proprie protezioni in legno.

Naturalmente, bisognerà procedere anche al controllo dei parassiti, in particolare afidi e cocciniglie, che possono portare al rapido deperimento della pianta. Per farlo, meglio usare rimedi naturali come acqua e sapone di Marsiglia o, ancora, l’efficace olio di neem.

Anche la potatura è un’eventualità che può presentarsi nel coltivare la celosia, perché la pianta si estende molto sia in altezza che in larghezza. Per farlo, si ricorre a cesoie sterili, tagliando di netto e in obliquo i fusti più esterni.

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